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Carta escursionistica
Valle di Muggio, Val Sovaglia, Val Mara

Itinerario 

Salorino - Strada del Dr. Pasta – Cascina d’Armirone – Balduana - Dosso dell’Ora – Cragno - Salorino

Sulle tracce di Carlo Pasta

Il collegamento che da Salorino conduce al pianoro dell’ex Albergo Bellavista può essere a giusto titolo denominato “Strada del dottor Pasta”, in quanto la sua costruzione è strettamente legata al “genio del Generoso”, come venne definito Carlo Pasta. Nel 1865 egli maturò l’idea di realizzare una stazione climatica sul Monte Generoso, “stravagante progetto” che si concretizzò nella costruzione dell’Albergo Monte Generoso o Bellavista. Fino al 1890, anno di costruzione della ferrovia a cremagliera, questa strada interamente selciata rappresentò l’unica via d'accesso all'albergo, che gli ospiti percorrevano a dorso di mulo o su portantine condotte a mano. La “Strada del dottor Pasta” è l’unico collegamento a fini esclusivamente turistici mai realizzato in Ticino, ed esempi simili sono rarissimi anche a livello svizzero.

In den Spuren von Carlo Pasta

Die Verbindung, die von Salorino zum Plateau des ehemaligen Albergo Bellavista führt, kann zu Recht als "Strasse des Dr. Pasta" bezeichnet werden, da ihr Bau eng mit dem "Genie des Generoso", wie Carlo Pasta genannt wurde, verbunden ist. Im Jahr 1865 entwickelte er die Idee, auf dem Monte Generoso einen Kurort zu errichten, ein "extravagantes Projekt", das mit dem Bau des Albergo Monte Generoso oder Bellavista Gestalt annahm. Bis 1890, dem Jahr, in dem die Zahnradbahn gebaut wurde, war diese vollständig gepflasterte Strasse der einzige Zugang zum Hotel, den die Gäste auf dem Rücken eines Maultiers oder auf von Hand getragenen Sänften zurücklegten. Die "Strada del Dr. Pasta" ist die einzige rein touristische Verbindung, die jemals im Tessin gebaut wurde. In der Schweiz gibt es kaum ähnliche Beispiele.

Cantine (Salorino)

Chiesa di San Zenone (Salorino)

Strada del Dr. Pasta

Caselli del latte (Cragno)

Cippo segnaletico (Strada del Dr. Pasta)

Strada del Dr. Pasta

Sintesi • Summe

4h / Std. 40 min
15.8 km

726 m
726 m

1160 m s.l.m.
465 m s.l.m.

Tipologia • Typologie

Sentiero di montagna, mulattiera sterrata, mulattiera in selciato, strada asfaltata • Bergweg, Schotterstrasse, gepflasterter Saumpfad, Strasse

Difficoltà • Schwierigkeit

Condizione fisica • Physischer Zustand

Punto di partenza e di arrivo •
Abfahrts- und Ankunftsort

  • Salorino
    • Trasporti pubblici • Öffentlicher Verkehr
      da Mendrisio / von Mendrisio
    • Mezzi di trasporto privati • Private Verkehrsmittel
      posteggi disponibili / Parkplätze zur Verfügung

Possibilità di ristoro •
Verpflegungsmöglichkeiten

  • Salorino, Alpe di Mendrisio, Balduana, Dosso dell’Ora
    informarsi preventivamente sugli orari di apertura / erkundigen Sie sich im Voraus über die Öffnungszeiten

Avvertenza •
Bitte beachten Sie

  • Prima di programmare la visita agli edifici sacri è necessario informarsi sull’accessibilità e gli orari delle funzioni religiose / Bevor Sie einen Besuch in den Kirchen planen, sollten Sie sich über die Zugänglichkeit und die Zeiten der Gottesdienste erkundigen.

Dettaglio • Detail

Altitudine • Höhe Durata percorso • Laufzeit
Salorino 465 m
Strada del Dr. Pasta 465 m – 1160 m 2h 20 min
Cascina d’Armirone 1152 m 10 min
Balduana 1100 m 25 min
Dosso dell’Ora 1097 m 5 min
Cragno 944 m 25 min
Salorino 465 m 1h 15 min
4h 40 min
  Elementi di interesse • Sehenswürdigkeiten
Salorino Villaggio, Chiesa di San Zenone, cava
Strada del Dr. Pasta Via storica di importanza nazionale IVS
Cascina d’Armirone Bolla, paesaggio
Balduana Bolla, paesaggio
Dosso dell’Ora Bolla, paesaggio
Cragno Insediamento, Oratorio Madonna del Buon Consiglio, caselli del latte, fornace per la calce

Altimetria • Höhenmessung

Dati georeferenziati • Georeferenzierte Daten

I file in formato KML (Keyhole Markup Language) e GPX permettono la memorizzazione e l'elaborazione di dati GPS (geodati). Possono essere importati e usati in diversi applicativi e dispositivi tra cui l'app Swisstopo per le carte nazionali svizzere, Google Earth, Garmin, Suunto, e molti altri sistemi di visualizzazione di mappe.
Dateien im KML- (Keyhole Markup Language) und GPX-Format ermöglichen die Speicherung und Verarbeitung von GPS-Daten (Geodaten). Sie können in verschiedene Anwendungen und Geräte importiert und verwendet werden, darunter die Swisstopo-App für Schweizer Landeskarten, Google Earth, Garmin, Suunto und viele andere Kartendarstellungssysteme.
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Download in .gpx
Istruzioni per l'uso con l'app Swisstopo • Gebrauchsanweisung für die Swisstopo-App

Informazioni pratiche • Praktische Informationen

Equipaggiamento necessario •
Erforderliche Ausrüstung

  • Scarpe da escursionismo o scarponi; protezione contro il sole e la pioggia; eventualmente bastoncini da trekking.
  • Wanderschuhe; Sonnen- und Regenschutz; eventuell Wanderstöcke.

Importante • Wichtig

  • Il suolo carsico della regione rende scarsa la presenza di fonti d’acqua potabile: una buona riserva d’acqua è dunque indispensabile!
  • Die Karstböden der Region führen zu einer knappen Wasserverfügbarkeit. Es ist daher wichtig, genügend Trinkwasser dabeizuhaben!

Ristoro e alloggio •
Verpflegung und Unterkunft

  • Gli orari di apertura sono talvolta limitati. Consigliamo di informarsi prima di intraprendere l’escursione.
  • Die Öffnungszeiten sind manchmal eingeschränkt. Wir empfehlen Ihnen, sich vor Antritt der Wanderung zu erkundigen.

Una lista aggiornata di strutture ricettive è disponibile qui:
Eine aktuelle Liste der Unterkunftsmöglichkeiten finden Sie hier:
www.mevm.ch/carta_escursionistica/strutture_ricettive/

Approfondimenti • Vertiefungen

La strada del dottor Pasta

La Strada del Pasta è considerata la prima strada turistica ottocentesca del nostro cantone. Infatti è stata voluta da Carlo Pasta per portare i turisti da Mendrisio al suo Albergo Monte Generoso Bellavista. La strada è ancora interamente percorribile ed è in buono stato a partire da Salorino in prossimità dell’oratorio di S. Rocco. Tuttavia il tratto più interessante e relativamente ben conservato, si trova tra l’incrocio della strada che conduce a Cragno e la Bellavista, da quota 880 m a quota 1160. La mulattiera transita sul substrato di calcare bianco, il Biancone, conferendole un aspetto inusuale. Il tracciato sale con moderata pendenza e presenta dei tornanti accuratamente costruiti con muri di sostegno a valle. Il fondo stradale è in selciato sempre di calcare bianco. La larghezza della carreggiata è regolare e si mantiene sui 2 m. Questa strada è stata l’accesso principale alla Bellavista da Mendrisio almeno per una cinquantina di anni fino alla costruzione della Ferrovia Monte Generoso nel 1890 e della strada carrozzabile nel 1933. Per il suo interesse storico e per le caratteristiche costruttive, questo tratto merita di essere conservato e restaurato.
Questo percorso, in origine una mulattiera per le zone prative a monte di Salorino e gli alpeggi verso il Monte Generoso, nel corso del 19. secolo venne riattata e ampliata. Nel 1867, infatti, venne costruito dal dottor Carlo Pasta l’Albergo Monte Generoso alla Bellavista. ‘Non c’erano strade e doveva ancora venire la ferrovia; la regione era raggiungibile soltanto per sentieri e mulattiere, non sempre agevoli. Costruire in quel luogo un edificio di notevoli proporzioni, quando appena cominciavano a sorgere i primi alberghi a Lugano, sembrava una pazzia. Ma il dott. Pasta era un uomo per il quale tutto era possibile ...’ (Bächtold, A., Macconi, G., Il Monte Generoso, Chiasso, 1969, p. 235). Per compiere l’impresa si dovettero migliorare quasi tutte le mulattiere esistenti e tracciare le strade sulla Bellavista. Il percorso in questione venne ridisegnato in parte con una serie di serpentine selciate e integralmente ristrutturato, per consentire una più agevole salita all’Albergo. Per non affaticare gli ospiti venne organizzato persino un gruppo di ‘sherpa’ che trasportavano i bagagli e, per miglior comodità della nobile clientela, gli stessi ospiti per mezzo di portantine che venivano condotte a mano. Unica testimonianza di questa fantastica ‘Belle Epoque’ resta la strada: ciò che sopravviveva del mitico e sfarzoso Albergo della Bellavista è stato demolito alle soglie del nuovo millennio”.
Scheda TI2389, Inventario delle vie di comunicazione storiche della Svizzera (IVS)


Die Strasse des Dr. Pasta

Die “Strada del Pasta” gilt als die erste Touristenstrasse des 19. Jahrhunderts in unserem Kanton. Sie wurde von Carlo Pasta in Auftrag gegeben, um Touristen von Mendrisio zu seinem Albergo Monte Generoso Bellavista zu bringen. Die Strasse von Salorino in der Nähe der Kirche von San Rocco ist in gutem Zustand und noch vollständig befahrbar. Der interessanteste und gut erhaltene Abschnitt befindet sich zwischen der Kreuzung nach Cragno und dem Bellavista, von 880 m bis zu einer Höhe von 1160 m. Der Saumpfad durchquert den Untergrund aus weissem Kalkstein, den Biancone, der ihm ein ungewöhnliches Aussehen verleiht. Die Strecke steigt mit mässiger Steigung und sorgfältig gebauten, mit Stützmauern verstärkte Haarnadelkurven an. Die Fahrbahn ist mit weissem Kalkstein gepflastert und gleichmässig 2 m breit. Diese Strasse war mindestens 50 Jahre lang die Hauptzufahrt von Mendrisio nach Bellavista, bis zum Bau der Monte-Generoso-Eisenbahn im Jahr 1890 und der Autostrasse im Jahr 1933. Aufgrund seines historischen Interesses und seiner baulichen Merkmale muss dieser Abschnitt erhalten und restauriert werden.
"Dieser Weg, ursprünglich ein Saumpfad für die Wiesen oberhalb von Salorino und die Almen in Richtung Monte Generoso, wurde im 19.renoviert. Im Jahr 1867 wurde nämlich das Albergo Monte Generoso in Bellavista von Dr. Carlo Pasta erbaut. ‘Es gab keine Strassen, und die Eisenbahn kam erst später; die Region war nur über Pfade und Saumpfade zu erreichen, die nicht immer einfach waren. Ein Gebäude von beträchtlichen Ausmassen an diesem Ort zu bauen, als die ersten Hotels in Lugano gerade zu entstehen begannen, erschien wie Wahnsinn. Aber Dr. Pasta war ein Mann, für den alles möglich war...’ (Bächtold, A., Macconi, G., Il Monte Generoso, Chiasso, 1969, S. 235). Dazu mussten fast alle bestehenden Saumpfade verbessert und Strassen auf der Bellavista angelegt werden. Die betreffende Strecke wurde teilweise mit einer Reihe von gepflasterten Serpentinen neu gestaltet und vollständig umstrukturiert, um einen leichteren Aufstieg zum Hotel zu ermöglichen. Um die Gäste nicht zu ermüden, wurde sogar eine Gruppe von ‘Sherpas’ organisiert, die das Gepäck und - zum besseren Komfort der edlen Gäste - die Gäste selbst in Sänften transportierten, die von Hand getragen wurden. Als einziges Zeugnis dieser fantastischen 'Belle Epoque' bleibt nur diese Strasse: das, was von dem mythischen und opulenten Albergo della Bellavista übrig geblieben ist, wurde an der Schwelle des neuen Jahrtausends abgerissen".
(Fiche TI2389, Inventar der historischen Verkehrswege der Schweiz - IVS)

I caselli di Cragno

I caselli di Cragno sono collocati in prossimità di una sorgente, indispensabile per il loro funzionamento. La carenza di acqua sorgiva sui pendii del Monte Generoso è strettamente legata alle caratteristiche del sottosuolo costituito soprattutto dal Calcare di Moltrasio. Questa roccia, soggetta al fenomeno carsico, è permeabile e di conseguenza le acque meteoriche penetrano rapidamente nel sottosuolo e scorrono prevalentemente in profondità. Le sorgenti sono quindi rare e preziose. Nel contesto rurale tradizionale, il casello (casèll) era utilizzato per conservare il latte in un ambiente fresco, specialmente nei periodi estivi, prima della sua trasformazione in burro. Versato nell’apposita conca (cùnca) in rame, il latte appena munto, subiva l’azione refrigerante dell’acqua sorgiva, convogliata e fatta circolare sul pavimento del casello. Dopo circa una giornata, si poteva passare alla scrematura della panna affiorata in superficie con l’apposito cucchiaio a spatola (cóp). Nella zangola (penàgia), la panna era lavorata in burro: una derrata alimentare importante in un’economia di autosostentamento. Il casello svolgeva quindi una funzione indispensabile nel ciclo di conservazione e di lavorazione del latte. Il complesso di Cragno conta una decina caselli di forma rettangolare e trapezoidale, la cui superficie varia dai cinque ai dieci metri quadrati. I caselli sono di proprietà privata, mentre il terreno circostante è comunale. Il materiale usato per i muri perimetrali è la pietra calcarea locale. Leggermente concavi per favorire la circolazione dell’acqua, i pavimenti sono rivestiti di pianelle in terra cotta provenienti probabilmente dalle fabbriche di laterizi del Mendrisiotto. L’acqua è prelevata dalla sorgente tramite canalette scavate nella roccia o rudimentali tubi, ottenuti accostando e sovrapponendo dei coppi e sapientemente convogliata da un casello all’altro. Per fornire frescura supplementare e ombreggiare il complesso, sono stati piantati degli alberi, in particolare degli aceri. Il complesso si distingue per il numero di caselli affiancati gli uni agli altri, per la compresenza del lavatoio e per il fatto che di regola nella regione del Monte Generoso questa funzione era usualmente assunta dalle nevère. Questa testimonianza etnografica è quindi rara e illustra bene come l’uomo abbia saputo risolvere il problema della scarsità di acqua.

Die “Caselli” von Cragno

Die "Caselli" (Milchkeller) von Cragno befinden sich in der Nähe einer für ihren Betrieb unerlässlichen Quelle. Der Mangel an Quellwasser an den Hängen des Monte Generoso hängt eng mit den Eigenschaften der Bodenbeschaffung zusammen, der hauptsächlich aus dem Moltrasio-Kalkstein besteht. Dieses verkarstete Gestein ist so durchlässig, dass das Regenwasser schnell in den Untergrund eindringt und überwiegend in die Tiefe fliesst. Quellen sind daher selten und kostbar. Im traditionellen ländlichen Kontext diente der “casello” (casèll) dazu, die Milch vor allem im Sommer kühl zu lagern, bevor sie zu Butter verarbeitet wurde. Die frisch gemolkene Milch wurde in ein spezielles Kupferbecken (cùnca) gegossen und der kühlenden Wirkung des Quellwassers ausgesetzt, das über den Boden des Casello geleitet wurde und dort zirkulierte. Nach etwa einem Tag konnte der an die Oberfläche gestiegene Rahm mit dem speziellen Spatellöffel (cóp) abgeschöpft werden. In einem Butterfass (penàgia) wurde der Rahm zu Butter verarbeitet: ein wichtiges Nahrungsmittel in einer sich selbst versorgenden Landwirtschaft. Der Milchkeller war somit unverzichtbar im Kreislauf der Milchkonservierung und -verarbeitung. Der Cragno-Komplex besteht aus etwa zehn rechteckigen und trapezförmigen Kellern, deren Fläche zwischen fünf und zehn Quadratmetern schwankt. Die Keller befinden sich in Privatbesitz, während das umliegende Land gemeinschaftlich genutzt wird. Als Material für die Umfassungsmauern wurde einheimischer Kalkstein verwendet. Die Böden sind leicht konkav, um die Wasserzirkulation zu erleichtern, und sind mit Terrakottafliesen bedeckt, die wahrscheinlich aus den Ziegelfabriken des Mendrisiotto stammen. Das Wasser wird der Quelle durch in den Felsen gegrabene Kanäle oder rudimentäre Rohre entnommen. Diese entstehen durch das Aneinanderlegen und Überlappen von Dachziegeln und werden geschickt von einem Kasten zum anderen geleitet. Um die Gebäude zusätzlich zu kühlen und zu beschatten, wurden Bäume gepflanzt, vor allem Ahornbäume. Die Gebäudegruppe zeichnet sich durch die Anzahl der nebeneinander liegenden “caselli”, durch das gemeinsame Waschhaus und durch die Tatsache aus, dass diese Funktion in der Regel in der Region des Monte Generoso von der nevère (Schneekeller) übernommen wurde. Dieses ethnografische Zeugnis ist daher selten und veranschaulicht gut, wie der Mensch das Problem der Wasserknappheit zu lösen vermochte.

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a cura del
Museo etnografico
della Valle di Muggio
scala 1:25'000
47x65 cm
8.- CHF
La Regione del Monte Generoso
attraverso gli Itinerari del Museo nel territorio
Montagne, boschi, pascoli, vigneti, gole, canyon, grotte, cascate, nuclei alpestri, villaggi abbandonati, masserie, nevère, ponti, mulini, bolle, fontane, lavatoi, roccoli, graa, sostre, chiese, cappelle, dimore signorili, architetture contemporanee, monumenti, muri a secco, terrazzamenti, vie storiche…
La regione del Monte Generoso è un’inesauribile fonte di sorpresa e conoscenza. Questa carta escursionistica accompagna il visitatore lungo i suoi percorsi più belli, invitandolo a scoprire il Museo nel territorio, che il MEVM promuove, cura e studia da oltre quarant’anni.
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