MEVM logo Museo etnografico della Valle di Muggio

Carta escursionistica
Valle di Muggio, Val Sovaglia, Val Mara

Itinerario

Arogno – Pianca - Alpe di Arogno – Cima dei Torrioni - Cima della Piancaccia – Baraghetto - Monte Generoso

Le impervie balze

Da Arogno, aggirando il promontorio sul quale si erge la chiesa di S. Stefano, il sentiero porta ponte sul torrente Mara. Poco oltre, sale verso il bosco su una bella mulattiera selciata raggiungendo i complessi di Pianca e dell’Alpe di Arogno, che lasciano intravvedere scorci di civiltà rurale meritevoli di essere conservati. Le pendenze si fanno poi più impegnative lungo la salita della Costa del Bové fino alla vecchia baracca delle Guardie di confine, largamente ricompensate dai maestosi panorami della Cima della Crocetta e di Pianca dell’Alpe. L’escursione prosegue tra impressionanti torrioni calcarei fino alla Cima della Piancaccia che si raggiunge con un ultimo deciso strappo. Da questo punto si guadagna piacevolmente il Monte Generoso dove altri fenomenali paesaggi attendono di essere ammirati.

Die unwegsamen Felsen

Von Arogno aus führt dieser Weg zuerst um einen Hügel herum, auf dem die Kirche S. Stefano steht, und überquert den Bach Mara. Wenig später geht es auf einem schönen, gepflasterten Saumpfad in Richtung Wald hinauf. So gelangt man zu den Weilern von Pianca und Alpe di Arogno. Hier bekommt man einen erhaltenswerten Einblick in die ländliche Zivilisation. Die Steigungen werden dann beim Aufstieg zur Costa del Bové bis zur alten Grenzwachthütte anspruchsvoller, werden aber durch die wundervollen Ausblicke auf die Cima della Crocetta und die Pianca dell'Alpe reichlich belohnt. Die Wanderung führt weiter zwischen beeindruckenden Kalksteintürmen hinauf zur Cima della Piancaccia, die man nach einem letzten steilen Anstieg erreicht. Von hier aus steigt der Weg angenehm zum Monte Generoso hinauf, wo weitere phänomenale Landschaften zu bewundern sind.

Veduta di Arogno dal Monte Generoso

Sostra (Alpe di Arogno)

Baraghetto

Baraghetto

Monte Generoso, vetta

Sintesi • Summe

4h
7.4 km

1215 m
187 m

1657 m s.l.m.
570 m s.l.m.

Tipologia • Typologie

Sentiero di montagna, mulattiera sterrata, mulattiera in selciato, strada asfaltata • Bergweg, Schotterstrasse, gepflasterter Saumpfad, Strasse

Difficoltà • Schwierigkeit

Condizione fisica • Physischer Zustand

Punto di partenza e di arrivo •
Abfahrts- und Ankunftsort

  • Arogno
    • Trasporti pubblici • Öffentlicher Verkehr
      da Maroggia-Melano / von Maroggia-Melano
    • Mezzi di trasporto privati • Private Verkehrsmittel
      posteggi disponibili / Parkplätze zur Verfügung
  • Monte Generoso
    • Trasporti pubblici • Öffentlicher Verkehr
      Ferrovia Monte Generoso (da Capolago) / Ferrovia Monte Generoso (von Capolago)

Possibilità di ristoro •
Verpflegungsmöglichkeiten

  • Arogno, Monte Generoso – Fiore di Pietra
    informarsi preventivamente sugli orari di apertura / erkundigen Sie sich im Voraus über die Öffnungszeiten

Avvertenza •
Bitte beachten Sie

  • Prima di programmare la visita agli edifici sacri è necessario informarsi sull’accessibilità e gli orari delle funzioni religiose / Bevor Sie einen Besuch in den Kirchen planen, sollten Sie sich über die Zugänglichkeit und die Zeiten der Gottesdienste erkundigen.

Dettaglio • Detail

Altitudine • Höhe Durata percorso • Laufzeit
Arogno 585 m
Pianca 910 m 1h 10 min
Alpe di Arogno 1084 m 30 min
Cima dei Torrioni 1491 m 50 min
Cima della Piancaccia 1598 m 20 min
Baraghetto 1632 m 25 min
Monte Generoso 1589 m 25 min
4h / Std.
  Elementi di interesse • Sehenswürdigkeiten
Arogno Villaggio, Piazza Valecc, Chiesa parrocchiale di Santo Stefano
Pianca Masseria alpestre, pozzo
Alpe di Arogno Alpe, sostra, fontana, casello
Cima dei Torrioni Paesaggio
Cima della Piancaccia Paesaggio
Baraghetto Torrioni calcarei, paesaggio
Monte Generoso Paesaggio, nevèra, belvedere, Fiore di Pietra

Altimetria • Höhenmessung

Dati georeferenziati • Georeferenzierte Daten

I file in formato KML (Keyhole Markup Language) e GPX permettono la memorizzazione e l'elaborazione di dati GPS (geodati). Possono essere importati e usati in diversi applicativi e dispositivi tra cui l'app Swisstopo per le carte nazionali svizzere, Google Earth, Garmin, Suunto, e molti altri sistemi di visualizzazione di mappe.
Dateien im KML- (Keyhole Markup Language) und GPX-Format ermöglichen die Speicherung und Verarbeitung von GPS-Daten (Geodaten). Sie können in verschiedene Anwendungen und Geräte importiert und verwendet werden, darunter die Swisstopo-App für Schweizer Landeskarten, Google Earth, Garmin, Suunto und viele andere Kartendarstellungssysteme.
Download in .kml
Download in .gpx
Istruzioni per l'uso con l'app Swisstopo • Gebrauchsanweisung für die Swisstopo-App

Informazioni pratiche • Praktische Informationen

Equipaggiamento necessario •
Erforderliche Ausrüstung

  • Scarpe da escursionismo o scarponi; protezione contro il sole e la pioggia; eventualmente bastoncini da trekking.
  • Wanderschuhe; Sonnen- und Regenschutz; eventuell Wanderstöcke.

Importante • Wichtig

  • Il suolo carsico della regione rende scarsa la presenza di fonti d’acqua potabile: una buona riserva d’acqua è dunque indispensabile!
  • Die Karstböden der Region führen zu einer knappen Wasserverfügbarkeit. Es ist daher wichtig, genügend Trinkwasser dabeizuhaben!

Ristoro e alloggio •
Verpflegung und Unterkunft

  • Gli orari di apertura sono talvolta limitati. Consigliamo di informarsi prima di intraprendere l’escursione.
  • Die Öffnungszeiten sind manchmal eingeschränkt. Wir empfehlen Ihnen, sich vor Antritt der Wanderung zu erkundigen.

Una lista aggiornata di strutture ricettive è disponibile qui:
Eine aktuelle Liste der Unterkunftsmöglichkeiten finden Sie hier:
www.mevm.ch/carta_escursionistica/strutture_ricettive/

Approfondimenti • Vertiefungen

L’Alpe di Arogno

L’interessante alpe di Arogno (quota 1086m) è caratterizzato da alcuni elementi pregiati. In primo luogo la sostra, che imprime carattere all’insieme degli edifici alpestri. Appartiene al Patriziato di Arogno. La grande stalla aperta è simile a quelle che troviamo in altre parti del Monte Generoso. L’edificio lineare a pianta rettangolare ha una lunghezza di 19 m per 4.60 di lato. La costruzione a uno spiovente è alta 4 m contro montagna con una copertura del tetto in lamiera. La facciata presenta tre aperture a volta sufficientemente ampie per lasciar passare gli animali. Purtroppo una di queste è stata parzialmente chiusa. Il restauro è avvenuto nel 1948 quando l’alpe era caricato con una sessantina di mucche. La sostra è una componente architettonica significativa del Monte Generoso e questa, situata sul versante occidentale, merita di essere conservata evitando manomissioni. Il cantinino fa parte dell’insieme degli stabili alpestri comprendenti la stalla, il fienile, la sostra, il casèll e l’abitazione. L’edificio interrato a pianta rettangolare misura 4 m in facciata per 5 m sotto montagna. Il tetto a due falde è coperto con piode di calcare. L’altezza raggiunge m 2.80 al colmo. Si trova all’ombra di tre poderosi faggi secolari. All’interno è sorretto da una volta a botte di buona esecuzione. Nei periodi di pioggia dalla parete di fondo fuoriesce dell’acqua sorgiva che viene poi convogliata e lasciata uscire da un’apertura praticata nel muro a destra della porta. Il Casèll dal Alp, situato in un avvallamento roccioso e molto incassato sul sentiero, si trova a ca. 200 m dall’Alpe a quota 1080 m. E’ costruito contro la parete rocciosa di calcare. Il casello sfrutta l’acqua fredda che sgorga da una piccola sorgente che viene poi distribuita in una piccola fontana. Il piccolo edificio misura 3.80 x 4 m di lato ed è alto 2.70 al colmo. La copertura del tetto è in piode di calcare. Sfruttando la frescura dell’ambiente e l’acqua fredda di sorgente il casello aveva la funzione di raffreddare il latte, versato nelle conche di rame, prima della sua lavorazione.
Il casello è inserito in un ambiente naturale di particolare interesse e si trova su un passaggio del sentiero sostenuto da un muro imponente per superare l’avvallamento. Sopra l’Alpe sorprende la presenza del resto di una fontana denominata localmente Funtanèll situata all’ombra di tre faggi secolari. La fontana capta l’acqua da una sorgente posta all’inizio di un avvallamento. L’acqua viene ancora raccolta in un piccolo recipiente di metallo ma la vasca originaria, ben disegnata nella mappa Ottocentesca, è solo parzialmente riconoscibile probabilmente danneggiata da una piena del ruscello. Misurava ca. m 4 x 4. Questa fontana dimostra molto bene la difficoltà di reperire acqua potabile per le necessità di uomini e animali che trascorrevano diversi mesi estivi sugli alpeggi.

Die Alpe di Arogno

Die Alpe di Arogno (1086 m ü. M.) zeichnet sich durch mehrere interessante Elemente aus. Erstens ist da die Scheune (sostra), die den alpinen Bauten in ihrer Gesamtheit ihren Charakter verleiht. Sie gehört zum Patriziat von Arogno. Die grosse offene Scheune ähnelt denen, die man anderswo auf dem Monte Generoso findet. Das lineare, rechteckige Gebäude ist 19 m lang und 4,60 m breit, einstöckig und 4 Meter hoch. Es ist mit einem Blechdach bedeckt. Die Fassade weist drei gewölbte Öffnungen auf, die gross genug sind, um Tiere hindurchzulassen. Leider ist eine davon teilweise geschlossen worden. Die Restaurierung fand 1948 statt, als die Alp mit etwa sechzig Kühen bestossen war. Die Sostra ist ein bedeutender architektonischer Bestandteil des Monte Generoso, und diese am Westhang gelegene Sostra verdient es, dass sie erhalten bleibt. Der Keller ist Teil der alpinen Gebäudegruppe, die aus dem Stall, dem Heuboden, der Sostra, dem Casèll und dem Wohnhaus besteht. Das rechteckige, unterkellerte Gebäude misst 4 m in der Front und 5 m unterhalb des Berges. Das Satteldach ist mit Kalksteinsparren gedeckt. Die Höhe erreicht 2,80 m. Es steht im Schatten von drei mächtigen, jahrhundertealten Buchen. Im Inneren wird er von einem gut ausgeführten Tonnengewölbe getragen. In Regenperioden tritt das Quellwasser aus der Rückwand aus und wird durch eine Öffnung in der Wand rechts von der Tür abgeleitet. Das «Casèll dal Alp», das in einer felsigen Mulde liegt und auf dem Weg weit zurückgesetzt ist, befindet sich etwa 200 m von der Alpe entfernt auf 1080 m Höhe. Es ist an die felsige Kalksteinwand gebaut. Es nutzt kaltes Wasser, das aus einer kleinen Quelle fliesst und dann in einem kleinen Brunnen verteilt wird. Das kleine Gebäude misst an einer Seite 3,80 x 4 m und ist am First 2,70 m hoch. Die Dacheindeckung besteht aus Kalksteinplatten. Die Kühle der Umgebung und das kalte Quellwasser nutzend, hatte der Casello die Aufgabe, die in die Kupferbecken gegossene Milch vor der Verarbeitung zu kühlen.
Das Casello ist in einer natürlich passenden Umgebung platziert und befindet sich auf einer Passage des Weges, durch eine imposante Mauer unterstützt, um über der Mulde zu stehen. Oberhalb der Alpe befindet sich ein überraschender Überrest eines Brunnens, der als Funtanèll bekannt ist und im Schatten von drei jahrhundertealten Buchen steht. Der Brunnen speist sich aus einer Quelle, die sich am Anfang einer Senke befindet. Das Wasser wird immer noch in einem kleinen Metallbehälter aufgefangen, aber das ursprüngliche Becken, das auf der Karte aus dem 19. Jahrhundert gut sichtbar eingezeichnet ist, ist nur noch teilweise zu erkennen. Wahrscheinlich wurde es durch ein Hochwasser des Baches beschädigt. Es war ca. 4 x 4 m gross. Dieser Brunnen zeigt sehr gut, wie schwierig es war, Trinkwasser für die Bedürfnisse von Menschen und Tieren zu finden, die mehrere Sommermonate auf den Alpen verbrachten.

Carbone

Una risorsa rinnovabile presente nella regione era costituita dal legno fornito dagli estesi boschi. La soluzione escogitata dall'uomo per migliorare il rendimento di questa fonte energetica è stata quella di trasformare la legna in carbone. La carbonizzazione è una lenta combustione controllata che trasforma il materiale legnoso in carbone di legna, con molti vantaggi: il peso si riduce fortemente (di quattro - cinque volte), la temperatura erogata dal carbone di legna è molto più elevata e la quantità di fumo prodotta è scarsissima. Il carbone veniva impiegato nella lavorazione dei metalli, nelle fucine dei fabbri, nelle fornaci per produrre la calce, per alimentare i motori delle locomotive e dei battelli, nella cottura dei cibi, per riscaldare le abitazioni, negli scaldaletti e ferri da stiro. Il paesaggio conserva ancora le tracce di questa attività e ben visibili sono le piazze in cui veniva eretta la catasta di legna. Nei soli boschi della sponda sinistra della Val della Crotta ne sono stati ritrovate oltre 400.
Per la produzione del carbone di legna si usava legna di faggio, quercia, ontano o carpino ben secca, trasportata in prossimità della piazza. Le piazze misurano 5-10 m di diametro, sono situate in zone del bosco facilmente accessibili e in prossimità di un corso d'acqua necessario per inumidire la terra che copre la catasta e per spegnere il carbone. Al centro della piazza veniva per prima cosa costruito il camino, attraverso il quale accendere la carbonaia. Attorno a questa struttura venivano disposti quasi verticalmente i primi pezzi di legna. In seguito si iniziava la costruzione del secondo strato con dei pezzi più corti collocati in modo più inclinato rispetto allo strato di base. Si allargava poi il primo strato e poi ancora il secondo. Al termine della collocazione della legna la carbonaia veniva completata con un terzo strato. Il camino centrale dove varimane libero. La catasta (al puiàtt), veniva in seguito ricoperta da rami di vegetazione verde e da uno strato di terra, per mantere isolata la legna dal contatto con l'aria circostante. La catasta era allora pronta e si passava alla fase di accensione. La carbonaia veniva alimentata dal camino con della brace ardente precedentemente preparata fino a giungere ad una temperatura interna di circa 300-350° C. Il processo di carbonizzazione si sviluppava inizialmente attorno al camino e poi si diffondeva verso l'esterno. Dopo qualche giorno, per garantire una più facile uscita delle sostanze volatili, si producevano una serie di fori radiali circa a metà della catasta. Durante tutto questo periodo il carbonaio sorvegliava costantemente la catasta in particolare per evitare che troppa aria circolasse all'interno della carbonaia. Dopo una settimana dall'accensione la contrazione della carbonaia era evidente e il processo di carbonizzazione concluso. A porzioni veniva tolto dapprima il terriccio poi la legna ormai carbonizzata. Il carbone veniva raffreddato spruzzando dell'acqua, ammucchiato e poi insaccato per il trasporto.

Holzkohle

Eine erneuerbare Ressource in der Region war das Holz, das die ausgedehnten Wälder lieferten. Die Lösung, die der Mensch fand, um die Effizienz dieser Energiequelle zu verbessern, war die Umwandlung von Holz in Holzkohle. Bei der Verkohlung handelt es sich um eine langsame, kontrollierte Verbrennung, bei der Holz in Holzkohle umgewandelt wird. Diese Methode bringt zahlreiche Vorteile mit sich: das Gewicht wird stark reduziert (um das Vier- bis Fünffache), die von der Holzkohle abgegebene Temperatur ist viel höher und es entsteht nur sehr wenig Rauch. Holzkohle wurde in der Metallverarbeitung, in Schmieden, in Kalköfen, zum Antrieb von Lokomotiv- und Schiffsmotoren, zum Kochen von Speisen, zum Heizen von Häusern, in Bettheizungen und Bügeleisen verwendet. Die Landschaft weist noch immer Spuren dieser Tätigkeit auf, und die Plätze, an denen die Kohlemeiler errichtet wurden, sind deutlich sichtbar. Allein in den Wäldern am linken Ufer des Val della Crotta wurden mehr als 400 Exemplare gefunden.
Für die Herstellung von Holzkohle wurde gut getrocknetes Buchen-, Eichen-, Erlen- oder Hainbuchenholz den Kohleplätzen transportiert. Die Plätze hatten einen Durchmesser von 5 -10 m und befanden sich in leicht zugänglichen Bereichen des Waldes und in der Nähe eines Wasserlaufs, der zur Befeuchtung der Erde über dem Holzhaufen und zum Löschen der Holzkohle benötigt wurde. In der Mitte des Platzes wurde zunächst der Kamin errichtet, durch den der Holzhaufen angezündet werden konnte. Um diese Struktur herum wurden die ersten Holzstücke fast vertikal angeordnet. Dann wurde mit dem Aufbau der zweiten Schicht begonnen, wobei kürzere Stücke in einem grösseren Winkel zur Grundschicht angeordnet wurden. Die erste Schicht wurde dann verbreitert und dann wieder die zweite. Nach dem Auflegen des Holzes wurde der Holzhaufen mit einer dritten Schicht vervollständigt. Der zentrale Kamin blieb frei. Der Holzhaufen wurde dann mit grünen Zweigen und einer Erdschicht bedeckt, um das Holz vor dem Kontakt mit der Umgebungsluft zu schützen. Der Holzhaufen war dann fertig und es war Zeit für die Verbrennung. Der Holzhaufen wurde vom Kamin aus mit vorbereiteter Glut beschickt, bis eine Innentemperatur von etwa 300 – 350° C erreicht war. Der Verkohlungsprozess entwickelte sich zunächst um den Kamin herum und breitete sich dann nach aussen aus. Nach einigen Tagen wurden sternförmig eine Reihe von Löchern etwa auf halber Höhe des Haufens angebracht, damit die flüchtigen Stoffe leichter entweichen konnten. Während dieser Zeit überwachte der Köhler den Haufen ständig, um zu verhindern, dass zu viel Luft im Inneren zirkulierte. Eine Woche nach dem Anzünden war das Schrumpfen des Haufens zu beobachten und der Verkohlungsprozess abgeschlossen. Portionsweise wurde zuerst die Erde und dann das nun verkohlte Holz entfernt. Die Holzkohle wurde durch Besprengen mit Wasser abgekühlt, aufgeschichtet und dann für den Transport in Säcke verpackt.

Acquistare la carta escursionistica • Die Wanderkarte kaufen



a cura del
Museo etnografico
della Valle di Muggio
scala 1:25'000
47x65 cm
8.- CHF
La Regione del Monte Generoso
attraverso gli Itinerari del Museo nel territorio
Montagne, boschi, pascoli, vigneti, gole, canyon, grotte, cascate, nuclei alpestri, villaggi abbandonati, masserie, nevère, ponti, mulini, bolle, fontane, lavatoi, roccoli, graa, sostre, chiese, cappelle, dimore signorili, architetture contemporanee, monumenti, muri a secco, terrazzamenti, vie storiche…
La regione del Monte Generoso è un’inesauribile fonte di sorpresa e conoscenza. Questa carta escursionistica accompagna il visitatore lungo i suoi percorsi più belli, invitandolo a scoprire il Museo nel territorio, che il MEVM promuove, cura e studia da oltre quarant’anni.
Das Gebiet des Monte Generoso
durch die Wege das Museum im Territorium
Berge, Wälder, Weiden, Weinberge, Schluchten, Grotten, Wasserfälle, einsame Bergdörfer, Bauernhöfe, Schneekeller (Nevère), Brücken, Mühlen, Trinkwannen, Brunnen, Waschhäuser, Vogeltürme (Roccoli), Graa (Kastaniendörrhäuser), Scheunen, Kirchen, Kapellen, Herrenhäuser, zeitgenössische Architektur, Denkmäler, Trockenmauern, Terrassen, historische Wege…
Die Region des Monte Generoso ist eine unerschöpfliche Quelle an Überraschungen und Wissen. Diese Wanderkarte begleitet Sie als Besucherin, als Besucher auf ihren schönsten Wegen und lädt Sie ein, das Museum im Territorium zu entdecken. Das MEVM fördert, pflegt und erforscht es seit über vierzig Jahren.