MEVM logo Museo etnografico della Valle di Muggio

Carta escursionistica
Valle di Muggio, Val Sovaglia, Val Mara

Itinerario

Cabbio – Muggio - Tür - Pianspessa – Dosso dell’Ora – Caviano – Castel S. Pietro

Sui declivi del Generoso

Dai villaggi di Cabbio e Muggio, ricchi di storia, testimonianze artistiche e affascinanti scorci, il percorso dapprima scende e poi risale ripido sui pendii terrazzati che incoronano l’oratorio di S. Giovanni a Tür e più su, fino al prezioso complesso alpestre di Pianspessa. L’itinerario si snoda poi lungo i dolci versanti meridionali del Generoso, tra bolle, pascoli e misteriose faggete. La vista è ampia sulla pianura padana fino all’Alpe Caviano; poi pare quasi di precipitare a valle lungo la strada selciata che porta al bel nucleo di Obino, e quindi a Castel S. Pietro.

An den Hängen des Generoso

Von den reich an Geschichte, künstlerischen Zeugnissen und faszinierenden Aussichten Dörfern Cabbio und Muggio führt die Route zunächst bergab und dann steil bergauf über die terrassenförmigen, die Kirche von S. Giovanni a Tür krönenden Hänge und weiter hinauf zum alpinen Gebäudekomplex von Pianspessa. Die Route schlängelt sich dann an den sanften Südhängen des Generoso, zwischen Alptränken, Weiden und geheimnisvollen Buchenwäldern entlang. Der Blick reicht weit über die Po-Ebene bis zur Alpe Caviano; dann scheint es fast so, als würde man auf der gepflasterten Strasse, die zu dem hübschen Dorf Obino und dann zu Castel S. Pietro führt, ins Tal abtauchen.

Fontane di Muggio

S. Giovanni (Tür)

Pianspessa

Dosso Bello, ex albergo

Alpe Caviano

S. Antonino (Obino)

Sintesi • Summe

4h / Std.
11.8 km

583 m
778 m

1108 m s.l.m.
450 m s.l.m.

Tipologia • Typologie

Sentiero di montagna, mulattiera sterrata, mulattiera in selciato, strada asfaltata • Bergweg, Schotterstrasse, gepflasterter Saumpfad, Strasse

Difficoltà • Schwierigkeit

Condizione fisica • Physischer Zustand

Punto di partenza e di arrivo •
Abfahrts- und Ankunftsort

  • Cabbio
    • Trasporti pubblici • Öffentlicher Verkehr
      da Morbio Superiore o Castel S. Pietro / von Morbio Superiore oder Castel S. Pietro
    • Mezzi di trasporto privati • Private Verkehrsmittel
      posteggi limitati / begrenzte Parkplätze
  • Castel San Pietro
    • Trasporti pubblici • Öffentlicher Verkehr
      da Chiasso (via Morbio Superiore) o da Mendrisio / von Chiasso (über Morbio Superiore) oder von Mendrisio
    • Mezzi di trasporto privati • Private Verkehrsmittel
      posteggi limitati / begrenzte Parkplätze

Possibilità di ristoro •
Verpflegungsmöglichkeiten

  • Cabbio, Muggio, Balduana, Dosso dell’Ora, Caviano, Castel S. Pietro
    informarsi preventivamente sugli orari di apertura dei singoli esercizi / erkundigen Sie sich im Voraus über die Öffnungszeiten der einzelnen Betriebe

Avvertenza •
Bitte beachten Sie

  • Prima di programmare la visita agli edifici sacri è necessario informarsi sull’accessibilità e gli orari delle funzioni religiose / Bevor Sie einen Besuch in den Kirchen planen, sollten Sie sich über die Zugänglichkeit und die Zeiten der Gottesdienste erkundigen.

Dettaglio • Detail

Altitudine • Höhe Durata percorso • Laufzeit
Cabbio 650 m
Muggio 650 m 15 min
S. Giovanni 660 m 25 min
Tür 700 m 10 min
Alpe di Germania 919 m 40 min
Pianspessa 1035 m 20 min
Balduana 1105 m 25 min
Dosso dell’Ora 1100 m 5 min
Dosso Bello 1096 m 15 min
Caviano 957 m 20 min
Obino 497 m 55 min
Castel San Pietro 449 m 10 min
4h / Std.
  Elementi di interesse • Sehenswürdigkeiten
Cabbio Centro d’informazione del Museo nel territorio: Casa Cantoni, villaggio, lavatoio, graa, Chiesa parrocchiale di S. Salvatore
Muggio Villaggio, graa e cisterna, lavatoio, Chiesa parrocchiale di S. Lorenzo
S. Giovanni Chiesa di S. Giovanni Battista, paesaggio terrazzato
Tür Insediamento, architettura rurale
Alpe di Germania Alpe, architettura rurale
Pianspessa Complesso dell’alpe, nevèra, roccolo, graa, paesaggio
Balduana Bolla, paesaggio
Dosso dell’Ora Bolla, paesaggio
Dosso Bello Antico albergo, nevèra interrata
Caviano Alpe, cisterna, casello
Obino Villaggio, Chiesa di S. Antonino, fontana e lavatoio, roccolo, bressanella
Castel S. Pietro Villaggio, Chiesa parrocchiale di S. Eusebio, Chiesa Rossa, Villa Loverciano (Turconi-Greppi), Masseria di Vigino, paesaggio terrazzato e vignato, fontana

Altimetria • Höhenmessung

Dati georeferenziati • Georeferenzierte Daten

I file in formato KML (Keyhole Markup Language) e GPX permettono la memorizzazione e l'elaborazione di dati GPS (geodati). Possono essere importati e usati in diversi applicativi e dispositivi tra cui l'app Swisstopo per le carte nazionali svizzere, Google Earth, Garmin, Suunto, e molti altri sistemi di visualizzazione di mappe.
Dateien im KML- (Keyhole Markup Language) und GPX-Format ermöglichen die Speicherung und Verarbeitung von GPS-Daten (Geodaten). Sie können in verschiedene Anwendungen und Geräte importiert und verwendet werden, darunter die Swisstopo-App für Schweizer Landeskarten, Google Earth, Garmin, Suunto und viele andere Kartendarstellungssysteme.
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Istruzioni per l'uso con l'app Swisstopo • Gebrauchsanweisung für die Swisstopo-App

Informazioni pratiche • Praktische Informationen

Equipaggiamento necessario •
Erforderliche Ausrüstung

  • Scarpe da escursionismo o scarponi; protezione contro il sole e la pioggia; eventualmente bastoncini da trekking.
  • Wanderschuhe; Sonnen- und Regenschutz; eventuell Wanderstöcke.

Importante • Wichtig

  • Il suolo carsico della regione rende scarsa la presenza di fonti d’acqua potabile: una buona riserva d’acqua è dunque indispensabile!
  • Die Karstböden der Region führen zu einer knappen Wasserverfügbarkeit. Es ist daher wichtig, genügend Trinkwasser dabeizuhaben!

Ristoro e alloggio •
Verpflegung und Unterkunft

  • Gli orari di apertura sono talvolta limitati. Consigliamo di informarsi prima di intraprendere l’escursione.
  • Die Öffnungszeiten sind manchmal eingeschränkt. Wir empfehlen Ihnen, sich vor Antritt der Wanderung zu erkundigen.

Una lista aggiornata di strutture ricettive è disponibile qui:
Eine aktuelle Liste der Unterkunftsmöglichkeiten finden Sie hier:
www.mevm.ch/carta_escursionistica/strutture_ricettive/

Approfondimenti • Vertiefungen

Pianspessa

In posizione dominante a circa 1000 m s.l.m., l’Alpe di Pianspessa è un vero gioiello nel panorama etnografico e paesaggistico della Valle di Muggio. La sua posizione è straordinaria: è collocata su un dosso che si dirama degradando dal Monte Generoso e domina la Valle. La scelta è da manuale a dimostrazione dell’attenzione che si dedicava al sito per uno spazio insediativo.
La storia dell’Alpe Pianspessa è secolare e andrebbe indagata meglio. I documenti in nostro possesso ci consentono di risalire al 1642 quando, in un contratto di vendita, appare quale proprietario Giovanni Bulla di Muggio. Nel 1744 l’alpe viene affittato a Carlo Piotti di Casima (detto il Pianspessa) e nel 1747 Giacomo Bulla cede Pianspessa in proprietà a Franco Maggi di Castel S. Pietro. Nel 1753 proprietario dell’Alpe diventa Pietro Cantoni figlio di Marc’Antonio di Muggio. Gli stabili alpestri di Pianspessa risalgono almeno alla seconda metà del Settecento e la loro costruzione è documentata da numerose lettere che Giuseppe Fontana scrive al noto architetto di Muggio Simone Cantoni (1739-1818). Riferendosi a Pianspessa “la grata, cucina e pollaio, forno e due camere sono ultimate e il corpo nuovo si va facendo” (16 giugno 1776) “la dotazione degli orti è stata ultimata con la loggietta per le api” (13 maggio 1777) . In passato, per quanto riguarda il regime di proprietà delle terre, anche in Valle di Muggio vigeva la regola: dove le terre hanno rese maggiori - come ad esempio nella bassa Valle grazie alla morfologia più dolce - la terra apparteneva a nobili e notai, dove invece le rese erano minori a causa della ripidità e il lavoro era più duro - sacrosanta realtà della media ed alta Valle - la terra era rimasta di proprietà di chi la lavorava. Se nell’alta Valle gli alpi appartenevano dunque a famiglie contadine, ciò non vale per Pianspessa il cui Roccolo è a tutt’oggi è di proprietà dei discendenti della famiglia di architetti Fontana di Muggio.
Pianspessa è recentemente divenuta proprietà della famiglia Cereghetti: due giovani esponenti, Luca e Samuele, portano ora avanti un importante progetto di recupero dell’intero comparto, “votato a preservarne la vocazione agricola valorizzando le componenti architettoniche, naturalistiche e paesaggistiche di pregio a beneficio della collettività. Nella fattispecie, gli oggetti naturalistici verranno recuperati garantendone una tutela prolungata. Gli edifici, una volta restaurati, accoglieranno un nuovo caseificio, un laboratorio per la preparazione dei salumi, cantine, un’area accoglienza e degustazione, degli spazi didattici, degli alloggi ed un orto. Situato al centro del comprensorio di Pianspessa, il nucleo fungerà da teatro della cultura e del gusto locali, accompagnando l’avventore dai verdi pascoli alla tavola - passando per il caseificio e le cantine - alla scoperta delle eccellenze nostrane.” (Progetto paesaggio di Pianspessa, www.pianspessa.com)

Pianspessa

Die Geschichte der Alpe Pianspessa ist Jahrhunderte alt und könnte noch besser erforscht werden. Die uns zur Verfügung stehenden Dokumente erlauben es uns, bis ins Jahr 1642 zurückzugehen, als in einem Kaufvertrag ein Giovanni Bulla aus Muggio als Eigentümer erscheint. Im Jahr 1744 wurde die Alp an Carlo Piotti von Casima (bekannt als Pianspessa) verpachtet und 1747 verkaufte Giacomo Bulla die Alp an Franco Maggi von Castel S. Pietro. Im Jahr 1753 wurde Pietro Cantoni, Sohn von Marc'Antonio aus Muggio, Eigentümer der Alp. Die Alpgebäude von Pianspessa stammen mindestens aus der zweiten Hälfte des 18. Jahrhunderts und ihr Bau ist in zahlreichen Briefen dokumentiert, die Giuseppe Fontana an den bekannten Architekten Simone Cantoni (1739-1818) aus Muggio schrieb. In Pianspessa "sind das Kanstaniendörrhaus, die Küche, der Hühnerstall, der Ofen und zwei Zimmer fertiggestellt und der neue Aufbau wird gemacht" (16. Juni 1776), "die Anlage der Gemüsegärten ist mit dem Bienenhaus abgeschlossen" (13. Mai 1777). In jener Zeit galt auch im Muggiotal die Regel, dass dort, wo das Land ertragreicher war - wie zum Beispiel im unteren Tal aufgrund der sanfteren Morphologie -, das Land den Adligen und Notaren gehörte, wo hingegen die Erträge aufgrund der Steilheit geringer und die Arbeit härter war – eine eindeutige Realität im mittleren und oberen Teil des Tales -, blieb das Land im Besitz derjenigen, die es bearbeiteten. Wenn also im oberen Tal die Alpen den Bauernfamilien gehörten, so war dies in Pianspessa nicht der Fall. Dessen Roccolo ist somit noch heute im Besitz der Nachkommen der Architektenfamilie Fontana aus Muggio.
Pianspessa ist seit kurzem im Besitz der Familie Cereghetti: zwei junge Familienmitglieder, Luca und Samuele, führen derzeit ein Projekt zur Restaurierung des gesamten Gebiets durch, "mit dem Ziel, die landwirtschaftliche Nutzung zu erhalten und die wertvollen architektonischen, natürlichen und landschaftlichen Elemente zum Nutzen der Gemeinschaft aufzuwerten. In diesem Fall werden die naturgetreuen Objekte wiederhergestellt, so dass ihr dauerhafter Schutz gewährleistet ist. In den restaurierten Gebäuden wird eine neue Käserei, eine Werkstatt für die Zubereitung von Wurstwaren, ein Keller, ein Empfangs- und Verkostungsraum, Schulungsräume, Unterkünfte und ein Gemüsegarten untergebracht. Im Zentrum des Weilers Pianspessa gelegen, wird das Zentrum der lokalen Theater- und Essenskultur dienen und den Besucher von der grünen Wiese bis an den Tisch begleiten - vorbei an der Käserei und den Weinkellern - um lokale Besonderheiten zu feiern". (Pianspessa Landscape Project, www.pianspessa.com)

Il paesaggio terrazzato

In Valle di Muggio troviamo ben rappresentati due tipi di terrazzamento: quelli sostenuti da un muro a secco e quelli a ciglio inerbati. In certe situazioni esiste anche una via di mezzo tra le due tipologie. La presenza o meno di terrazzi è determinata prima di tutto dall’uso che si vuole fare del terreno: dove si coltiva i terrazzi possono facilitare il lavoro, dove si falcia o si pascola il bestiame i terrazzi sono d’ostacolo. Troviamo conseguentemente le maggiori superfici terrazzate in prossimità dei villaggi, dove il microclima è relativamente favorevole perché, grazie alla ridotta quota e all’esposizione, il periodo vegetativo è più lungo. Il limite superiore della presenza dei terrazzamenti è situato a circa 1’100 m di quota. La maggior parte dei terreni aperti fino a questa altezza è terrazzata. Più in alto si estendono i prati e i pascoli. Questo limite è da mettere in relazione alla pendenza, all’affioramento del substrato roccioso o alla ridotta profondità del suolo. La posizione è un altro fattore che condiziona la presenza o meno dei terrazzamenti.
In generale i terrazzamenti sono collocati sui pendii con un’esposizione favorevole all’irraggiamento solare: i versanti esposti a Sud/Sudovest sono i più apprezzati; assai attrattivi sono pure i dossi. La presenza di uno o dell’altro tipo dipende in particolare dalla pendenza del terreno. Fino ad una certa inclinazione è possibile coltivare senza terrazzamenti. Se la pendenza supera i 6° circa diventa necessario un intervento e si utilizza la tecnica della cigliatura, quando il pendio è molto ripido si impone il ricorso alla muratura a secco. I paesaggi così ottenuti presentano caratteristiche assai differenti ma in entrambi i casi il loro mantenimento richiede una manutenzione costante. Nei terrazzamenti a ciglio il sostegno del terrazzo è costituito da un terrapieno erbaceo adatto a sostenere il piano abbastanza ampio così ottenuto. L’altezza può variare da 2 a 4 metri. Quando la profondità del suolo è relativamente scarsa, il terrazzo appare come un’ondulazione del terreno a volte appena percepibile. Questa sistemazione del terreno richiede lo spostamento di notevoli quantitativi di materiale; estendendosi spesso su superfici ragguardevoli e continue, quasi certamente deve essere il risultato di opere comunitarie. Il terrazzamento cigliato è ondulato, morbido, affettuoso, sinuoso e sottolinea il tracciato delle curve di livello.

Die terrassierte Landschaft

Im Muggiotal sind zwei Arten von Terrassen vertreten: solche mit einer Trockenmauer und solche mit einem Gras- oder Erdwall. An bestimmten Stellen gibt es auch einen Mittelweg zwischen beiden. Das Vorhandensein von Terrassen hängt in erster Linie davon ab, wie der Boden genutzt werden soll: wo Ackerbau betrieben wird, können Terrassen die Arbeit erleichtern, wo gemäht oder Vieh geweidet wird, sind Terrassen ein Hindernis. Folglich befinden sich die meisten Terrassen in der Nähe der Dörfer, da dort die Vegetationsperiode wegen der geringeren Höhe und Lage länger ist und so ein günstiges Mikroklima entsteht. Die Obergrenze der terrassierten Flächen befindet sich auf etwa 1'100 m Höhe. Der grösste Teil des offenen Geländes ist bis zu dieser Höhe terrassiert. Weiter oben erstrecken sich Wiesen und Weiden. Diese Grenze hängt mit der Hanglage, der Ausprägung des felsigen Untergrunds oder einer zu geringen Tiefe des Bodens zusammen.
Der Standort ist ein weiterer Faktor, der das Vorhandensein oder Fehlen von Terrassen bedingt. Im Allgemeinen werden Terrassen an Hängen mit günstiger Sonneneinstrahlung angelegt: Am beliebtesten sind Hänge, die nach Süden oder Südwesten ausgerichtet sind, aber auch Steigungen sind attraktiv. Die Neigung des Geländes bestimmt, welcher Terrassentyp zur Anwendung kommt. Bis zu einer gewissen Neigung ist es möglich, ohne Terrassierung zu arbeiten. Bei einem Gefälle von mehr als 6° ist ein Eingriff erforderlich, und es wird terrassiert; bei sehr steilem Gefälle ist ein jedenfalls ein Trockenmauerwerk erforderlich. Die daraus resultierenden Landschaften weisen unterschiedliche Merkmale auf, aber jedenfalls erfordern die Terrassen ständige Pflege und Instandhaltungsarbeiten. Bei den Wallterrassen besteht der Terrassenunterbau aus einer krautigen Böschung, die geeignet ist, eine recht breite Ebene zu stützen. Die Höhe kann zwischen 2 und 4 Metern variieren. Wenn die Bodentiefe gering ist, erscheint die Terrasse als eine manchmal kaum wahrnehmbare Bodenerhebung. Diese Terrassierung erfordert die Bewegung beträchtlicher Mengen von Material; sie erstreckt sich oft über beträchtliche und zusammenhängende Flächen und ist mit ziemlicher Sicherheit das Ergebnis von Gemeinschaftsarbeit. Die Wall- oder Randterrassen sind wellenförmig, weich und kurvenreich und zeigen den Verlauf der Höhenlinien.

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a cura del
Museo etnografico
della Valle di Muggio
scala 1:25'000
47x65 cm
8.- CHF
La Regione del Monte Generoso
attraverso gli Itinerari del Museo nel territorio
Montagne, boschi, pascoli, vigneti, gole, canyon, grotte, cascate, nuclei alpestri, villaggi abbandonati, masserie, nevère, ponti, mulini, bolle, fontane, lavatoi, roccoli, graa, sostre, chiese, cappelle, dimore signorili, architetture contemporanee, monumenti, muri a secco, terrazzamenti, vie storiche…
La regione del Monte Generoso è un’inesauribile fonte di sorpresa e conoscenza. Questa carta escursionistica accompagna il visitatore lungo i suoi percorsi più belli, invitandolo a scoprire il Museo nel territorio, che il MEVM promuove, cura e studia da oltre quarant’anni.
Das Gebiet des Monte Generoso
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Die Region des Monte Generoso ist eine unerschöpfliche Quelle an Überraschungen und Wissen. Diese Wanderkarte begleitet Sie als Besucherin, als Besucher auf ihren schönsten Wegen und lädt Sie ein, das Museum im Territorium zu entdecken. Das MEVM fördert, pflegt und erforscht es seit über vierzig Jahren.