Identità

Storia - altri approfondimenti

Nomi di luogo: memoria ed esperienza del territorio

 

Oggi il significato di molti nomi di luogo risulta, per vari motivi, incomprensibile alla maggior parte della popolazione. Nei secoli passati i toponimi rappresentavano invece un prezioso strumento di appropriazione, delimitazione ed esperienza diretta del territorio. I nomi di luogo attraverso i secoli hanno dato prova di incredibile persistenza, con ovvi adattamenti ai contesti culturali e socio-economici. Negli ultimi decenni — complici i rapidi mutamenti del paesaggio e l’attenuarsi di un rapporto diretto con il territorio — molti toponimi si sono estinti dall’uso corrente, mentre altri sono minacciati dall’oblìo. Il lavoro di identificazione e raccolta dei nomi di luogo attraverso la memoria orale degli ultimi testimoni e le ricerche negli archivi della valle è più che mai attuale e non dovrà essere abbandonato per non smarrire questo importante patrimonio collettivo.

In Valle di Muggio i toponimi più diffusi sono ispirati alla morfologia del terreno. Frequenti le varianti di ‘valle’ (es. val, valéta, valécc, valésgiun, valun), seguite a distanza dalle derivazioni di ‘piano’ (es. pian, piana, pianca, pianél). Vi sono poi i toponimi legati all’acqua (es. funtána, pózz, busun), alle specie arboree (nusée, scerésa, faidèl) e alle attività dell’uomo (es. cava, furnás, runch, vigna, selva, mulín, punt). Accanto ai nomi frequenti ve ne sono altri meno ricorrenti, ma particolarmente suggestivi: accanto al paradís compare, per opposizione di significati, l’infèrnu. La Valle di Muggio — nei toponimi come in altri segni dell’identità collettiva — sembra rivelare proprio nei contrasti la sua quintessenza.

 

 

Come si chiamavano gli emigranti del ‘600?

 

Rango Nome  Ricorrenze %
1 Antonio 21 12%
2 Francesco 15 8%
3 Giovanni Battista 14 8%
4 Domenico 12 7%
5 Giovanni 12 7%
6 Pietro 9 5%
7 Battista 8 4%
8 Giacomo 6 3%
9 Giovanni Maria 6 3%
10 Michele 6 3%
11 Carlo 5 3%
12 Giuseppe  4 2%
13 Bartolomeo 3 2%
14 Bernardo 3 2%
15 Stefano 3 2%

(www.artistiticinesi-ineuropa.ch)

 

 

Come si chiamavano gli abitanti della valle attorno al 1860?

 

Rango Nomi maschili Ricorrenze  
1 Giuseppe 245 9%
2 Giovanni 188 7%
3 Francesco 174 7%
4 Luigi 147 6%
5 Carlo 146 6%
6 Antonio 141 5%
7 Pietro 138 5%
8 Battista 106 4%
9 Domenico 95 4%
10 Angelo 89 3%
11 Alessandro 43 2%
12 Paolo 41 2%
13 Michele 36 1%
14 Giacomo 32 1%
15 Lorenzo 32 1%
       
Rango Nomi femminili Ricorrenze  
1 Maria 496 19%
2 Giuseppa 136 5%
3 Teresa 126 5%
4 Maddalena 91 4%
5 Margherita 89 3%
6 Carolina 88 3%
7 Marianna 81 3%
8 Luigia 78 3%
9 Caterina 73 3%
10 Rosa 64 3%
11 Giovanna 56 2%
12 Martina 48 2%
13 Antonia 46 2%
14 Angiola 45 2%
15 Francesca 44 2%

 

 

Come si chiamavano gli abitanti della valle nel 2019?

 

Rango Nomi maschili Ricorrenze  
1 Marco 60 11%
2 Andrea 43 8%
3 Luca 39 7%
4 Alessandro 34 6%
5 Massimo 33 6%
6 Paolo 33 6%
7 Giovanni 32 6%
8 Stefano 30 5%
9 Davide 28 5%
10 Francesco 27 5%
11 Matteo 27 5%
12 Giorgio 26 5%
13 Giuseppe 25 4%
14 Mario 25 4%
15 Roberto 24 4%
       
Rango Nomi femminili Ricorrenze  
1 Sara 30 5%
2 Maria 28 5%
3 Barbara 25 4%
4 Cristina 24 4%
5 Paola 23 4%
6 Daniela 22 4%
7 Elena 21 4%
8 Giulia 21 4%
9 Roberta 21 4%
10 Laura 20 4%
11 Patrizia 20 4%
12 Silvia 20 4%
13 Anna 19 3%
14 Monica 19 3%
15 Michela 18 3%

 

 

 

Quali erano i nomi di famiglia nella valle attorno al 1860 e nel 2019?

 

1860 818     2019 1083    
Cereghetti 67 8%   Bernasconi 42 4% 1° in Ticino
Fontana 60 7%   Cereghetti 36 3% 10° in Ticino
Bulla 29 4%   Fontana 22 2% 5° in Ticino
Maggi 27 3%   Ortelli 13 1%  
Agustoni 25 3%   Bianchi 10 1% 2° in Ticino
Codoni 24 3%   Gabaglio 10 1%  
Ceppi 23 3%   Prada 10 1%  
Bernasconi 19 2%   Agustoni 9 1%  
Cometti 19 2%   Brazzola 9 1%  
Barella 15 2%   Cavadini 9 1%  
Bossi 15 2%   Regazzoni 9 1%  
Carabelli 14 2%   Solcà 9 1%  
Zanetta 14 2%   Sulmoni 9 1%  
Bianchi 13 2%   Tettamanti 9 1%  
Prada 13 2%   Arrigo 8 1%  

 

 

98 uomini. 106 donne (opera di Simone Mengani)

 

Ritratto collettivo - identità personale

 

Simone Mengani, nel corso dell’estate 2015, ha visitato la Valle di Muggio fermandosi di volta in volta in tutti i paesi come facevano un tempo i fotografi “ambulanti”. Il fotografo ha visitato sagre, manifestazioni, cooperative e osterie, domandando alla gente di farsi ritrarre e registrando testimonianze e riflessioni sull’identità e il senso di appartenenza degli abitanti alla loro valle.

I ritratti ottenuti sono poi stati successivamente sovrapposti al computer, separati per sesso in quattro categorie di età — bambini, ragazzi, adulti ed anziani — in maniera tale da ottenere un nuovo ritratto di una persona che nella realtà non esiste, ma che è la somma di tutte le persone fotografate. Il risultato finale sono quindi otto immagini stampate in grande formato che rappresentano il ritratto collettivo degli abitanti della valle. I ritratti che nascono da queste sovrapposizioni diventano una raffigurazione interessante dal punto di vista estetico e sociologico, in quanto fanno emergere il senso di appartenenza ad una comunità (Valle di Muggio) tramite un “ritratto di famiglia”, dove vengono valorizzate le somiglianze (i tratti somatici, il modo di essere, di vestirsi e di presentarsi) anziché le differenze tra individui. Quest’ultimo contribuisce quindi all’identità collettività, in questo caso anche in senso estetico. Il lavoro è stato ideato e realizzato per MonteArte nel 2015 ed è stato riproposto dal MEVM nel 2019 nell’ambito di una riflessione sull’identità della valle, come sezione della mostra Valle di Muggio allo specchio.

Paesi visitati: 10
Persone fotografate: 473

Per saperne di più sui lavori di Simone Mengani: www.simonemengani.ch